LA VILLA DAMIOLI-CICOGNA
La sede della Fondazione è Villa Damioli-Cicogna, che sorge appena fuori la porta di Mura. Nell’estimo del 1641 figura di proprietà di una delle Famiglie Urgnani. Nel catasto napoleonico del 1810, l’edificio mostra la tipica struttura della cascina con corte e brolo ed è collegata al fiume Oglio. La costruzione del nuovo tronco stradale (che diventerà poi l’attuale Via Garibaldi), che dal ponte dell’Oglio arrivava sino alla chiesa di S.Sebastiano la priverà di questo collegamento.
Nel 1834, la proprietà viene venduta a Gioachino Vallucci, di origini nobili e profugo con l’intera famiglia dal Portogallo. Egli trasforma l’edificio esistente, abbattendo l’ala est, creando un nuovo ingresso dalla strada postale e dando all’intero complesso l’aspetto di villa.
Nel 1862, la vedova Vallucci cedeva la proprietà a Pietro Galignani, che a sua volta la cedeva nel 1879 a Antonio Rampana, famoso decoratore, che dall’India dove lavorava al servizio del marajah di Bombay mandava al fratello i fondi per l’acquisto del vasto complesso edilizio.
Antonio Rampana si sposa con Annunciata Cicogna, ma muore improvvisamente nel 1891, annegando nell’Oglio. La vedova si risposava nel 1907 con Eduino Damioli, cugino del Rampana e a sua volta abile decoratore. Nel 1921 moriva Annunciata Cicogna, lasciando tutti i suoi beni al marito, il quale nel suo testamento del 1930 destinava la villa a sede di una Fondazione a scopo culturale.
LA FAMIGLIA RAMPANA
Proveniente da Milano, si trasferiva a Palazzolo nei primi anni dell’800. Composta da Giovanni, figlio di Giuseppe e Caterina, di professione pittore, dalla moglie Serafina Contestabile (n. 11/8/1776), dai due figli Vincenzo (n. 10/3/1808) e Giuseppe (n. 5/10/1811). Vengono ad abitare in Via Galignani-Vicolo Foresti.
La coppia Rampana-Contestabile a Palazzolo ebbe altri figli:
– nel 1814, Maria Anna Caterina Giuditta, che sposerà Morandi Giacomo;
– nel 1817, Nicodemo Vincenzo che sposerà Maria Torri;
– nel 1821, Angela Caterina Clara, che morirà all’età di 6 anni.
I Rampana erano artisti del pennello, pittori e decoratori provetti.
GIUSEPPE RAMPANA (1811-1894)
Nato a Milano, sposa nel 1836 Rainoldi Rosa, anche lei milanese. La coppia ebbe 11 figli, di cui sopravvissero:
– 1837, Maria Maddalena Clara, che sposerà Antonio Damioli;
– 1841, Giovanni Battista, pittore e patriota;
– 1845, Bernardo Antonio, anche lui pittore;
1852, Serafino, marmista.